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Messages - davenull

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Crittografia / Piccoli chiarimenti sulla chat segreta di Telegram
« on: March 08, 2017, 10:26:30 PM »
Dato il notevole numero di domande a riguardo ho deciso di scrivere due righe a proposito della chat segreta di Telegram.
Come tutti ben sanno esiste Telegram Desktop, dove dal pc potete interagire con la chat di Telegram ma non alle chat segrete, perchè?

La chat segreta di Telegram è end to end, quindi tra i due interlocutori, nel nostro caso tra due smartphone, se uno dei due cambia smartphone la chat segreta va rifatta, perchè ovviamente manca uno dei due end. 🙂

Ricordo inoltre che nella chat segreta di telegram è criptato solo il testo. I contenuti multimediali come audio, immagini o altro invece no.

Fonte You are not allowed to view links. Register or Login
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il forum è stato migrato su JonixLUG. Se ci sono malfunzionamenti dovuti alla migrazione, segnalatemeli qui.
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Tips from the Community - Consigli dalla Comunità / Re:LaTeX
« on: February 11, 2017, 03:23:46 AM »
ho risolto con questo plugin: You are not allowed to view links. Register or Login
dimmi se va bene, fai delle prove nella sandbox...
il bbcode tag è jstex
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da qualche parte nel pc ho un mezzo progetto iniziato per il cidr calculator scritto in bash, devo trovarlo, commentarlo per bene e lo posto, così ti levi sta rogna ;)
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Ma si.. a questo prezzo conviene :)
GnuLinux? Raspberry? Arduino? Varie ed eventuali?
Fate vobis.

ti ho messo in gnu-linux e prototipazione, quindi sia raspberry pi, arduino e stampante 3d. poi?

fatevi avanti ragazzi
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Come da titolo, cercasi moderatori, indicate le sezioni di cui voler essere moderatore :)
E se siete moderatori, utilizzate password complesse please....
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Introduce yourself - Presentazioni / Re:Un altro ciao da Cosenza/Catanzaro
« on: February 01, 2017, 04:00:12 PM »
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Piacere, sono Romano faccio parte anche io dell'Hacklab Cosenza. Sono rimasto positivamente impressionato dal lavoro che state facendo a Taranto perciò continuate così. In bocca al lupo per il futuro sperando anche in qualche collaborazione.

sperando? dobbiamo collaborare ;)
se avete consigli da dare sulla board c'è la sezione apposita!!! implementerò tutte le modifiche da voi richieste in meno di 24h, lynx può confermare!!! :D
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Il titolo dice tutto, in questo articolo parleremo della licenza GPLv3, detta anche GNU GPLv3, e come si utilizza in caso di deploy di un programma da voi realizzato.
Odio parlare di questioni legali, ma dato che riguarda la tutela del software che noi scriviamo, VA FATTO!!!
Per chi non lo sapesse la licenza GPL (sta per General Public License) è la licenza libera creata da Richard Mattew Stallman negli anni 80 quando iniziò a spopolare il software proprietario, e la utilizzò per il suo sistema operativo chiamato GNU, nome ricorsivo che sta per GNU is Not Unix. Più in la (nel 1991) uno studente finlandese chiamato Linus Torvals creò un kernel chiamato appunto Linux ed utilizzò la licenza GPL per proteggere il suo software.
Dato che GNU non aveva ancora un kernel stabile (il suo nome è Hurd), si decise di fondere il sistema operativo GNU con il kernel Linux, e da li è nato finalmente il sistema operativo GNU-Linux.
Premetto che ci sono svariate licenze libere oltre la GPL, in altri articoli ne parleremo nel dettaglio, una licenza per essere considerata libera deve seguire queste quattro clausule:
1 - Usa (devi avere il diritto di utilizzare tale software);
2 - Analizza (devi poter analizzarne il codice sorgente);
3 - Modifica (devi avere il diritto di modificare il codice sorgente);
4 - Condividi (devi avere il diritto di redistribuire il programma o codice sorgente, sia se modificato che non).

La GPL si differenzia dalle altre licenze libere, perchè un programma protetto da tale licenza NASCE LIBERO, CRESCE LIBERO E MUORE LIBERO.
Anche la licenza BSD è libera, ma permette la chiusura del codice. Parleremo di questo in un altro articolo.

Torniamo a noi.
Per distribuire il nostro programma sotto licenza GPLv2 o GPLv3 dobbiamo:
1 - inserire in ogni file del nostro programma la nota di copyright, ad esempio "Copyright 2017 Mario Rossi";
2 - Una nota dove segnalate la licenza utilizzata e l'anno incui è stato completato il programma, quindi se il programma è stato completato nel 2016, ma è stato pubblicato nel 2017, dovete scrivere 2016. Bisogna aggiungere l'anno per ogni versione, quindi mettiamo il caso che la prima versione è del 2016, l'altra è del 2017, bisogna scrivere "Copyright 2016, 2017 Mario Rossi". Se avete fatto più versioni negli anni dello stesso pogramma, ad esempio dal 2002 al 2017, potete usare la dicitura "2002-2017" anzichè elencare ogni anno. Se avete utilizzato del codice di un altro programma protetto dalla stessa licenza, riportate anche le loro note di copyright prima delle vostre;
3 - Inserite sempre una mail o un modo per contattarvi, o nel README o nel programma stesso, insomma dove volete;
4 - La nota sulla licenza utilizzata, in caso di programmi standalone (costituiti da un unico file) è diversa da un programma composto da più file. A fine articolo vedrete il link della nota. Nella stessa, potete sostituire "This program" con il nome del vostro programma ovviamente.
5 - Nel caso in cui il vostro programma è costituito da più file (e quindi non è standalone) potete inserire questa nota su ogni file sorgente del programma stesso, sostituendo "Nome-Programma" con il nome del vostro programma.

Ecco finalmente i link alla licenza ed alle note da aggiungere:
Testo GPLv3: You are not allowed to view links. Register or Login
Nota per programmi standalone: You are not allowed to view links. Register or Login
Nota per programmi non-standalone: You are not allowed to view links. Register or Login

Spero di essere stato abbastanza chiaro, come ben sapete non parlo il legalese, quindi ho scritto l'articolo a modo mio rendendolo comprensibile a tutti.

Fonte: You are not allowed to view links. Register or Login
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HLCS sta per Hacklab di Cosenza, hanno scritto un articolo su di noi, riguardante la presentazione del 26 Gennaio 2017, grazie :)

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Java / Re:Creare una sorta di "goto" uscendo da un if-else
« on: January 26, 2017, 04:28:17 AM »
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Purtroppo non tutti gli autori dei libri sono bravissimi a trasmettere le informazioni, specie quando si tratta di argomenti tecnici, che non sono proprio semplici ne da acquisire, ne da trattare.
Finchè non inventeranno la trasmissione di informazioni brain to brain, dobbiamo purtroppo arrangiarci con le risorse che abbiamo: libri, corsi online, corsi fisici e l'aiuto delle persone su internet.
Anche io, quando ero alle prime armi, avevo difficoltà a disegnarmi in mente gli algoritmi dei programmi che sviluppavo. È una cosa che viene con il tempo e con l'esperienza, ma solo se ci si impegna a migliorarsi con le risorse a disposizione. Non certo se si abbandona perchè un libro è troppo complicato da leggere.
Non esiste una regola generale che dice che in Java gli errori vanno gestiti tramite eccezioni e non a priori. Anzi, un approccio del genere è spesso deleterio nei confronti delle performance dei programmi. La questione varia caso per caso, e soprattutto bisogna sapere come utilizzare i try...catch all'interno del flusso dei programmi (quindi all'interno di eventuali cicli o ricorsioni).
Secondo me hai bisogno di rivedere un po' di teoria, se non riesci a controllare il flusso del programma senza il goto. La maggior parte dei linguaggi moderni non ha il costrutto goto proprio per evitare di incorrere in bad practices e per indurre gli sviluppatori a scrivere dei programmi ben strutturati.
Continua a provare e a studiare, vedrai che ce la farai!

proprio per questo problema ti do un grossissimo consiglio. quando devi i studiare un qualsiasi linguaggio di programmazione, procurati più libri che trattano la stessa cosa, e confronta tra loro gli argomenti. e magari procurati una sfilza di sorgenti di esempio per capire meglio!!!
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detto fatto!!! :D da notare che sono le 5 e 25 di mattina!!! :D ahahahaha
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