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Window Managers / Ubuntu abbandona Unity 8
« on: July 24, 2017, 10:00:30 PM »
A Roma si direbbe(nella versione pulita) E ar popolo?

Passando davanti ad un'edicola ho visto 1 giornale su Ubuntu con in copertina la notizia
Io ho abbandonato Ubuntu nel 2010,penso,quando imposero di default quella brutta cosa di nome Unity
In 7 anni hanno fatto 9 versioni (almeno) di Unity e non hanno ancora capito di dover tornare all'onesto Gnome 2

Shuttleworth definisce Ubuntu il Linux x esseri umani,io lo trovo un'assurdità e resto affezionato al mio Linux Mint :)

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Sicurezza Informatica / Voglio piangere
« on: May 16, 2017, 12:50:08 PM »
[DIM=20pt]WannaCry colpisce in Cina:
‘Centinaia di migliaia di pc infettati’.
Putin: ‘Usa hanno creato virus
e gli è sfuggito di mano’[/DIM]


Il ransomware protagonista dell'attacco senza precedenti di venerdì torna a imperversare: sono almeno 18mila gli indirizzi Ip raggiunti con certezza dal virus, secondo l’agenzia per la cyber-sicurezza di Pechino. Il governo del Regno Unito, tra i Paesi più danneggiati, ha annunciato una riunione di emergenza alle 16 di oggi per "monitorare il problema"
di F. Q. | 15 maggio 2017

Era atteso. Il nuovo previsto cyberattacco su larga scala, dopo quello senza precedenti sferrato venerdì in 150 Paesi, si è verificato: WannaCry è tornato a colpire in Cina. Sono almeno 18mila gli indirizzi Ip raggiunti con certezza dal virus, secondo l’agenzia per la cyber-sicurezza di Pechino. Altri 5471 indirizzi, in gran parte localizzati tra la capitale, Shanghai e la costa, sono stati colpiti con alta probabilità. Altre fonti parlano di centinaia di migliaia di macchine colpite in 29.372 sedi di istituzioni di tutti i livelli. Già colpite, inoltre, le reti intranet di diverse imprese nel settore bancario, dell’istruzione, dell’energia elettrica, ma anche l’assistenza sanitaria e i trasporti hanno subito conseguenze. Da venerdì la diffusione del ransomware, il malaware che blocca l’accesso ai dati fino al pagamento di un riscatto, è in corso, anche se – assicurano le autorità – sta rallentando. Anche la compagnia elettrica di Taiwan ha annunciato che circa 770 computer della centrale statale sono finiti nel mirino degli hacker.

MalwareTech, il nickname del giovane tecnico inglese che è riuscito ad arginare il virus che venerdì ha colpito i pc di mezzo mondo, lo aveva previsto sabato. E ora che è arrivato si tenta di correre ai ripari. L’Autorità cinese per il cyberspazio ha avvertito gli utenti di installare e aggiornare i software di sicurezza per bloccare il ransomware. La polizia e il governo hanno fatto sapere di aver adottato misure contro l’attacco e anche le compagnie di sicurezza online, tra cui Qihoo 360, Tencent e Kingsoft Security hanno detto di essere al lavoro. Per le autorità si tratta di “una sfida senza precedenti in materia di sicurezza su Internet”.

Il governo del Regno Unito, tra i Paesi più colpiti dall’offensiva di venerdì, ha annunciato una riunione di emergenza alle 16 di oggi per “monitorare il problema”. Lo ha detto un portavoce della premier Theresa May, sottolineando che 48 su 248 servizi di assistenza sanitaria – gli organismi che gestiscono gli ospedali – sono stati colpiti da WannaCry. “La situazione al momento è simile a quella di venerdì – fanno sapere da Downing Street – è un problema molto complesso”.

Venerdì il ministro dell’Interno Amber Rudd aveva rassicurato sul fatto che la situazione fosse stata risolta ma domenica il Royal London Hospital, uno dei maggiori centri ospedalieri nella capitale britannica, ha diffuso un comunicato in cui si avverte che i suoi tecnici erano ancora all’opera per riportare il servizio alla normalità. Ma oggi le autorità britanniche hanno riferito che i danni non sono stati limitati al sistema operativo Microsoft Windows Xp.

Europol raccomanda di non pagare il riscatto chiesto dagli hacker perché “non c’è alcuna garanzia che il computer venga liberato”. “La novità” di Wannacry ed il motivo della sua “diffusione così rapida” è la combinazione di ransomware con un’applicazione worm (un malaware capace di autoreplicarsi spedendosi direttamente agli altri computer, ad esempio tramite e-mail), viene spiegato. “Questo significa che una volta entrato in un computer del network potrebbe facilmente propagarsi al resto della rete”, ha precisato il portavoce di Europol Jan Op Gen Oorth.

L’attacco in corso entra nell’agenda politica dei delle grandi potenze.  I servizi segreti dovrebbero “essere consapevoli dei rischi” insiti nella creazione di software che possono essere usati “per fini malvagi”, ha detto Vladimir Putin, parlando ai giornalisti a margine del vertice sulla nuova via della Seta a Pechino. Il leader russo ha fatto riferimento alle voci secondo cui WannaCry sarebbe stato sviluppato in origine dall’Agenzia per la sicurezza nazionale Usa e poi rubato dagli hacker. “Il management della Microsoft – è la pozione del presidente russo – ha detto chiaramente che il virus è nato dai servizi d’intelligence degli Usa” e lanciare tali virus significa “sollevare un coperchio che poi può ritorcersi contro chi l’ha creato”, compresi i servizi segreti.

L’attacco, secondo Putin, dovrebbe incoraggiare la comunità internazionale ad affrontare il tema della cybersicurezza “ai livelli politici più alti”. L’anno scorso, ha ricordato Putin, Mosca ha proposto agli Usa di arrivare a un accordo bilaterale sulle minacce cibernetiche ma “sfortunatamente Washington ha rifiutato la nostra offerta”.
di F. Q. | 15 maggio 2017

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Sicurezza Informatica / Privacy
« on: March 30, 2017, 07:46:11 PM »
[DIM=20pt]Trump cancella la privacy online:
“I provider raccoglieranno dati personali
e li venderanno senza consenso degli utenti”
[/DIM]



Il testo è passato al Senato e al Congresso e ora attende soltanto la firma del presidente Usa, che si è detto favorevole alla normativa. Scorza: "Provvedimento inquietante, ma miniera d'oro per chi fa business". Sarzana: "Anche le agenzie governative in passato hanno raccolto dati senza chiedere il via libera agli utenti"
di Eleonora Bianchini | 29 marzo 2017

Adesso manca soltanto la firma di Trump, perché Congresso e Senato hanno già dato via libera al testo che cancella la privacy degli utenti online. E smantella così quanto approvato dalla Federal Communications Commission (un’autorità equiparabile all’Agcom italiana) durante l’amministrazione Obama. In sintesi, addio al divieto per i provider AT&T, Verizon e Comcast di raccogliere e vendere i dati dei loro clienti senza il loro consenso, fra cui la cronologia delle ricerche, la geolocalizzazione, i numeri di previdenza sociale o le app scaricate dai negozi digitali. Cancellati quindi i paletti imposti lo scorso anno ai colossi della telefonia per evitare di vendere e condividere i dati dei consumatori durante la navigazione su internet da cellulari e computer per motivi pubblicitari. I democratici, così come tantissimi utenti sui social media, si sono opposti alla normativa che, però, ora attende soltanto la firma del presidente. Scontata.

“Quello che è passato è preoccupante – spiega Guido Scorza, esperto di diritto digitale -, ma bisogna distinguere alcuni ambiti. Innanzitutto l’obiettivo dichiarato della legge è quello di creare regole uniformi tra gli ‘over the top‘, ovvero Google e Facebook, e i provider. Quindi l’assunto di partenza è che da Verizon a Comcast non ci sarà alcuna violazione della privacy perché ci sono già altri big che raccolgono dati”. In teoria, stesse regole per tutti. “Sul mercato, di fatto, sono concorrenti in senso lato per la vendita dei dati personali ai fini della profilazione degli utenti”. Ma la quantità di dati che possono raccogliere è molto diversa. “Se rimaniamo su Facebook, ad esempio, possiamo leggere i giornali, vedere video, scrivere post. Ma tutto accade all’interno della piattaforma, non durante la navigazione su altri siti. E per registrarci abbiamo dovuto dare il nostro consenso. Con questa legge invece, il nostro via libera non c’è. La quantità di dati che i provider possono raccogliere è una miniera d’oro per il business“. Parliamo di dati sanitari e relativi alla geolocalizzazione fino alle informazioni legate all’internet delle cose, dove anche gli oggetti sono connessi. “Poniamo ad esempio che il nostro frigo si connetta per ordinare al supermercato una cassa di birra. La ordino spesso? Posso essere anche ‘profilato’ come alcolista“. Tutto senza il consenso dell’utente. “E così registro quello che fai usando il web per tutta la vita”. Questa, conclude Scorza, è inoltre una normativa che segna il punto di rottura tra la concezione della privacy in Usa e in Europa. “Da noi la Corte di Giustizia dichiara illegale la detenzione indiscriminata dei dati di traffico degli utenti, negli Stati Uniti invece non solo puoi conservare le informazioni personali, ma utilizzarle per la profilazione. Una filosofia completamente diversa”.

E che è esclusivamente business oriented per Fulvio Sarzana, esperto di diritto dell’informazione. “Negli Usa il concetto di privacy è quello di Zuckerberg: se posso farci business, lo uso. In più il concetto della net neutrality (principio giuridico che assicura la stessa fruizione dei servizi attraverso la rete, ndr) è fortemente inviso alle compagnie telefoniche, a differenza di Google e Facebook. Con Obama la Federal Communications Commission (che ha scritto la legge ora ‘abolita’ da Congresso e Senato, ndr) aveva pensato, tra l’altro, a ‘corsie preferenziali’ (ad esempio ad una banda ad hoc) per usufruire di determinati servizi pubblici. Un testo che Obama ha sostituito con un suo ordine esecutivo che non prevedeva nessun distinguo tra gli utenti”. Dunque favoriva – tra gli altri – anche i grandi colossi di servizi come Google (per il servizio mail, ad esempio) e Facebook. “Con questa legge Trump non difende i loro interessi, ma quelli delle compagnie telefoniche. Del resto sappiamo anche che in campagna elettorale Brin, Page e Zuckerberg, come le grandi star di Hollywood, si erano schierate contro l’attuale presidente Usa”.

Che così toglie anche il business esclusivo della profilazione ai due colossi per includere nel mercato del marketing i provider. “Non dimentichiamo però che anche con lo scandalo di Prism tanti utenti venivano già segretamente profilati. Le agenzie governative in passato hanno raccolto enormi quantità di dati, e lo hanno fatto di nascosto e senza chiedere il consenso”. Quindi neanche prima era un sistema equilibrato, “perché si trattava di una net neutrality a senso unico. Ora rimane da capire che fine faranno i dati raccolti dai provider, specialmente quelli sanitari e i numeri di previdenza sociale. Se saranno venduti alle agenzie governative o ad altri operatori commerciali”.
di Eleonora Bianchini | 29 marzo 2017

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GNU-Linux / Salvataggio dati:Firefox
« on: January 07, 2017, 09:57:10 AM »
Qualcuno sa dove sia il file da salvare x poter recuperare la serie dei tabs aperti x poter cambiare distro?
E dove sono le pwd salvate?


Grazie :)

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Linux Mint Debian Edition (LMDE) / Sostituzione LMDE
« on: December 31, 2016, 01:47:53 PM »
Un'amica a cui ho parlato dell'LMDE e delle bellezze dell'antico Cinnamon con la barra supeiore cui poter mettere gli xeyes vuol farmi sostituire il suo LMUE Mate con LMDE Cinnamon al suo portatile Assus I3


Come posso aiutarla mantenendo i dati integri?



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GNU-Linux contiene le sottosez:

Debian, OpenWrt, Linux Mint Debian Edition (LMDE)

e manca quella generica Linux....

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Alla fine della risposta il forum ti riporta alla directory in cui si trova il 3D al posto di lasciarti lì  ???


Questa cosa non mi piace e penso sia facile da correggere da opzioni ;)
Dobbiamo aprire 1 sondaggio x decidere se la cosa piaccia alla maggioranza?  :o

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Tips from the Community - Consigli dalla Comunità / Tastiera Linux
« on: November 22, 2016, 06:32:20 PM »
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Introduce yourself - Presentazioni / Ciao
« on: November 08, 2016, 09:53:16 PM »
 ;D  :)

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